Peine Perdue – Disparitions

Pubblicato da Anita Neukirch il luglio 11, 2015

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Elettronica fredda e nostalgica incontra un’attraente voce femminile. Teso alla malinconia – lo slogan di Disparitions dei Peine Perdue.

La coldwave è nota per il ricorso a synth statici e per i suoi vari effetti “cosmici” – fin qui una definizione minimalista del genere. Ci si aggiunga un’attitudine esistenzialista alla francese avente una tendenza teatrale da esprimere.

Dopo il successo del loro ultimo album No Souvenir, il duo franco-tedesco ha già pubblicato il suo terzo album nel marzo di quest’anno.

Disparitions (Scomparsa), il nuovo lavoro di Coco Gallo e di Stéphane Argillet, apre le porte ad atmosfere più oscure e più esoteriche. Le loro nuove canzoni sono principalmente composte da armonie atonali che mutano forma velocemente.

Il sound dei Peine Perdue segue il trend della new wave dei tardi anni ’80 accompagnata da beat ottenuti con synth analogici. Il duo suona artificiale, metallico e sordo. Brani come Paradis e, in particolare, come Segment, possiedono primitivi ritmi EBM, che si troverebbero a loro agio all’interno di una selezione di brani suonata in una dancefloor underground.

Spesso le persone descrivono il loro modo di porsi come “malinconia militante”, ma nell’intervista pubblicata da Noisey (VICE), Agrillet dice non è questo il mood che vogliono trasmettere e che non sono interessati ad esprimere una sofferenza intenzionale, ma se ci sono oscurità e difficoltà (per le quali sentirsi malinconici), allo stesso tempo c’è piacere (de-light).

Quello dei Peine Perdue, il cui monicker significa sforzo sprecato, è il progetto di due musicisti apparentemente  interessati alla malinconia, agli abissi umani e a tutto quello che è contraddistinto da forti, cupe emozioni.

Voto: 10

Label: Medical Records LLC